È ormai una certezza la visione comune tra Italia e Svizzera per arrivare ad un comprensorio sciistico il più ampio possibile, in cui i visitatori possano avere a disposizione tutti i diversi impianti ma, soprattutto, in cui sia consentita ai turisti una mobilità in alta quota tra le diverse stazioni sciistiche e tra le diverse località.
La nuova dimensione del turismo sugli sci passa dal progetto “Alpine Crossing”, che nel 2018 ha visto l’inaugurazione del nuovo arroccamento sul versante Svizzero al Piccolo Cervino e che entro il 2021 vedrà l’apertura del collegamento con il Testa Grigia, la parte italiana del ghiacciaio del Plateau Rosà.
La funivia, oltre a rappresentare un nuovo collegamento tra le stazioni sciistiche, essendo utilizzabile anche in estate e senza sci ai piedi, consentirà di fatto un collegamento turistico tra le località di Cervinia, Valtournenche e Zermatt attraverso un interscambio di visitatori, non necessariamente tutti sciatori: il modello è quello già adottato per SkyWay e per il Monte Bianco: favorire una sempre più ampia esperienza della montagna anche ai non sciatori.
Non possiamo non percepire l’importanza per lo sviluppo di entrambe le località, in modo particolare per Cervinia e la Valtournenche, che saranno rilanciate a pieno titolo nel panorama internazionale delle più frequentate località turistiche al mondo: l’infrastruttura sarà un propulsore per l’offerta di nuovi servizi e attrattività turistiche e per la conseguente rivalutazione della località anche dal punto di vista immobiliare.
L’infrastruttura rappresenta anche un gioiello dell’innovazione e della tecnica per gli impianti di risalita, rappresentando la più alta funivia su tre funi al mondo e rientrando in un programma di costante innovazione e di investimenti continui volto a rispondere ai bisogni di un turismo sempre più esigente ed internazionale.
